In realtà no, se la città non è in quarantena disposta dalle Autorità, dipende solo da te.
Le Associazioni di Consumatori sono chiare al riguardo: se alla struttura non viene impedito l'esercizio da parte delle Autorità competenti e gli ospiti cancellano per paure varie, non deve essere risarcito nulla.
Dato che aeroporto e strutture ricettive non sono state chiuse dalle Autorità, noi host non abbiamo obbligo di rimborso a maggior ragione se le richieste di cancellazione sono conseguenza di paura o timori. Se i viaggi sono cancellati da terze parti, ancora, non abbiamo obbligo di rimborso, esattamente come avveniva prima del virus. Se poi (come mi è successo proprio stamattina) mi viene richiesta la cancellazione di una prenotazione a fine giugno con la scusa del virus, sorrido e rispondo all'ospite di aspettare l'evolversi della situazione perchè, cancellando subito, perderebbe tutto e non potrebbe eventualmente cambiare data.
Io, comunque, agisco anche in base alla gentilezza con cui mi viene richiesta la cancellazione gratuita (gli arroganti hanno sempre risposte negative), in genere non concedo rimborsi ma propongo di mantenere la prenotazione per altra data, sottolineando che la struttura potrebbe non essere la stessa e che potrebbe esserci un sovrapprezzo legato alla stagionalità.
Mi chiedo quale difficoltà I programmatori di Booking.com incontrino nell'impostare una semplice media aritmetica dei punteggi, mandando in pensione le famose faccine e rendendo finalmente il sistema delle recensioni più veritiero. Le ultime recensioni che ho ricevuto avevano tutti 10 e un 9 finale. I congruente e decisamente penalizzante.
Ma una semplice media matematica è troppo difficile? Anche ieri 2 recensioni di ospiti entusiasti, tutti 10 e 8 come voto principale.
Ma davvero c'è chi viene pagato per escogitare simili cose?
In realtà no, se la città non è in quarantena disposta dalle Autorità, dipende solo da te.
Le Associazioni di Consumatori sono chiare al riguardo: se alla struttura non viene impedito l'esercizio da parte delle Autorità competenti e gli ospiti cancellano per paure varie, non deve essere risarcito nulla.
Ho chiesto la stessa cosa anch'io 2 settimane fa per due mie strutture su 3, non ho ancora ricevuto risposta.
Do' tempo una settimana poi cancello tutto.
Non succederà mai, siamo solo numeri e di dubbia importanza.
Buongiorno, le mie strutture sono tutte vicino all'aeroporto di Bergamo quindi le richieste di cancellazione sono parecchie.
Io mi attengo a quanto ho trovato su questo sito https://indebitati.it/domanda/viaggi-eventi-raduni-diritti-consumatori-…
Dato che aeroporto e strutture ricettive non sono state chiuse dalle Autorità, noi host non abbiamo obbligo di rimborso a maggior ragione se le richieste di cancellazione sono conseguenza di paura o timori. Se i viaggi sono cancellati da terze parti, ancora, non abbiamo obbligo di rimborso, esattamente come avveniva prima del virus. Se poi (come mi è successo proprio stamattina) mi viene richiesta la cancellazione di una prenotazione a fine giugno con la scusa del virus, sorrido e rispondo all'ospite di aspettare l'evolversi della situazione perchè, cancellando subito, perderebbe tutto e non potrebbe eventualmente cambiare data.
Io, comunque, agisco anche in base alla gentilezza con cui mi viene richiesta la cancellazione gratuita (gli arroganti hanno sempre risposte negative), in genere non concedo rimborsi ma propongo di mantenere la prenotazione per altra data, sottolineando che la struttura potrebbe non essere la stessa e che potrebbe esserci un sovrapprezzo legato alla stagionalità.
Mi chiedo quale difficoltà I programmatori di Booking.com incontrino nell'impostare una semplice media aritmetica dei punteggi, mandando in pensione le famose faccine e rendendo finalmente il sistema delle recensioni più veritiero. Le ultime recensioni che ho ricevuto avevano tutti 10 e un 9 finale. I congruente e decisamente penalizzante.