IVA sulle fatture per le commissioni in Italia: Domande Frequenti

Aggiornato 1 mese fa | 10 min. di lettura
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In linea con le norme dell’Unione europea (UE), stiamo variando la modalità di applicazione dell’IVA alle fatture per le commissioni inviate alle strutture partner in Italia. Desideriamo fornirti quante più informazioni possibili per supportarti e aiutarti a comprendere cosa fare in seguito. In questo articolo troverai alcune delle informazioni più pertinenti su tali variazioni, oltre alle risposte alle domande più comuni. 


 

Che cosa cambia e quale effetto ha sulla tua attività

  • Dal 1° maggio 2023, in conformità al regolamento 282/2011 della UE, applicheremo l’IVA alle fatture per le commissioni che inviamo alle strutture partner italiane che non ci hanno fornito una partita IVA valida per le transazioni nella UE.

    In caso di applicazione dell’IVA, il relativo importo sarà versato integralmente alle autorità fiscali italiane. Tale condizione non ha effetto sull’IVA applicata ai clienti sul prezzo del loro soggiorno presso una struttura ricettiva e riguarda solo le fatture per le commissioni che inviamo alle strutture partner.

  • In quanto titolare di una struttura partner in Italia, a te e alla tua struttura ricettiva si applica uno dei seguenti scenari:

    • Se ci fornisci una partita IVA valida per le transazioni nella UE, non applicheremo l’IVA alle fatture per le commissioni da noi inviate. Rimarrai invece responsabile di dichiarare qualunque imposta IVA dovuta alle autorità fiscali italiane per tuo conto.
    • Se non ci fornisci una partita IVA, oppure se fornisci una partita IVA non valida per le transazioni nella UE, applicheremo il 22% di IVA alle fatture per le commissioni inviate a partire dal 1° maggio 2023. Verseremo l’IVA alle autorità fiscali italiane per intero.

    Se hai necessità di aggiornare i dati della tua partita IVA registrati presso di noi, consulta la sezione 2 del presente articolo per informazioni.

Che cosa devi fare tu

  • Non è richiesta alcuna azione da parte tua. Non applicheremo l’IVA alle fatture per le commissioni da noi inviate.

  • Fornisci una partita IVA valida per le transazioni nella UE entro il 30 aprile 2023. Ecco come:

    1. Accedi all’extranet
    2. Clicca su Contabilità
    3. Clicca su Informazioni sulla partita IVA o su Impostazioni contabilità, poi su Dati IVA e quindi su Modifica dati
    4. Seleziona per confermare che la tua partita IVA è valida per le transazioni nella UE
    5. Inserisci la tua partita IVA
    6. Clicca su Salva
  • Siamo consapevoli che potresti averci precedentemente fornito una partita IVA e averci comunicato che non è valida per le transazioni nella UE, mentre in realtà lo è. In questo caso, aggiorna le informazioni seguendo la procedura descritta in precedenza, per evitare l’applicazione dell’IVA alle fatture per le commissioni che ti invieremo a partire dal 1° maggio 2023.

Informazioni sulla partita IVA e sui numeri VIES e IVA validi per le transazioni nella UE

  • L’acronimo IVA indica l’imposta sul valore aggiunto. La partita IVA è un numero che identifica un’impresa individuale o persona giuridica che esegue un’attività commerciale ed è registrata ai fini dell’IVA. In Italia, il formato della partita IVA è IT 12345678912.

  • Per considerare la partita IVA valida per le transazioni nella UE, questa deve essere convalidata nel sistema VIES (Information Exchange System) dell’IVA della Commissione europea. Una volta fornita la partita IVA, verificheremo se è possibile convalidarla nel sistema VIES.

  • Il VIES è un motore di ricerca della Commissione europea che si può utilizzare per verificare se una partita IVA è valida per le transazioni nella UE. Una volta che ci avrai fornito la partita IVA, utilizzeremo il sistema VIES per verificare se può essere convalidata.

  • Sì, puoi effettuare questa operazione utilizzando il motore di ricerca VIES sul sito web della UE.

  • Se non ci fornisci una partita IVA, oppure se fornisci una partita IVA non valida per le transazioni nella UE, applicheremo il 22% di IVA alle fatture per le commissioni inviate a partire dal 1° maggio 2023. Dovrai pagarci l’importo totale di ogni fattura, ovvero l’importo della commissione e quello dell’IVA. Noi verseremo l’IVA alle autorità fiscali italiane per intero.

  • Inizieremo ad applicare l’IVA il 1° maggio 2023 alle fatture per le commissioni che inviamo alle strutture partner italiane che non ci hanno fornito una partita IVA valida per le transazioni nella UE. Tali fatture copriranno le prenotazioni con check-out degli ospiti effettuato nell’aprile del 2023.

  • Dopo il 1° maggio 2023, se ricevi una fattura per le commissioni che include l’IVA ma ritieni di averci fornito una partita IVA valida per le transazioni nella UE, verifica nell’extranet di avere specificato tutte le informazioni necessarie. Per effettuare questa operazione, segui le istruzioni contenute nella sezione 2 del presente articolo.

    Verifica inoltre che la tua partita IVA fosse valida per le transazioni nella UE al momento della prenotazione per la commissione a cui abbiamo applicato l’IVA. Se era valida, ci scusiamo per eventuali problemi e saremo lieti di correggere l’errore accreditando la fattura per la commissione errata ed emettendo una fattura corretta senza IVA. Per richiederci la correzione, contesta la fattura originale seguendo le istruzioni contenute nel presente articolo entro tre mesi dalla data della prenotazione in questione.

  • Quando ci fornisci le informazioni sulla partita IVA nell’extranet, ti chiediamo se hai effettuato la registrazione ai fini dell’IVA in Italia (con una partita IVA valida per le transazioni nella UE) o se hai effettuato la registrazione per la partita IVA in Italia ma la tua partita IVA non è valida per le transazioni nella UE. In entrambi i casi, ti richiederemo il numero della partita IVA.

  • Sì, se non hai effettuato la registrazione della partita IVA per le transazioni nella UE, l’IVA applicata alle fatture per le commissioni da noi inviate potrebbe rappresentare un costo aggiuntivo per te. L’IVA applicata alle tue fatture non andrà a nostro beneficio.

  • Una volta ottenuta una partita IVA valida per le transazioni nella UE, inviala seguendo le istruzioni contenute nella sezione 2 del presente articolo. Fino ad allora, continueremo ad applicare l’IVA alle fatture per le commissioni da noi inviate. Una volta fornita la partita IVA valida per le transazioni nella UE, interromperemo appena possibile l’applicazione dell’IVA alle fatture per le commissioni.

Altre domande

  • Troverai la nostra partita IVA nelle fatture per le commissioni da noi inviate.

  • Per informazioni sullo schema One Stop Shop utilizzato per la registrazione della partita IVA in Italia, consulta questo sito web dell’Unione europea. Puoi reperire ulteriori informazioni sulle norme IVA in Italia all’interno del sito web delle autorità fiscali italiane. In questo sito web dell’Unione europea sono presenti anche informazioni sul regolamento UE 282/2011.

  • Sì, attualmente siamo registrati per l’IVA in Italia. Di conseguenza, applicheremo l’IVA alle nostre fatture per le commissioni laddove richiesto, in conformità al regolamento UE 282/2011, e verseremo l’importo totale dell’IVA alle autorità fiscali italiane.

    Ricorda che Booking.com è una società olandese e la registrazione della partita IVA in Italia è separata dai nostri obblighi di versare altre imposte nei Paesi Bassi.

  • Per ulteriori domande sui tuoi obblighi fiscali, ti invitiamo a contattare il tuo consulente fiscale o commercialista di fiducia. Sfortunatamente, non possiamo fornire indicazioni sugli obblighi fiscali specifici tuoi o della tua struttura.

  • Se risiedi a Livigno o Campione d'Italia, sei esente dal pagamento dell'IVA. Se risiedi altrove, in alcuni casi potresti non avere l’obbligo di applicare l'IVA al 10% sulla tariffa della camera o dell'unità, ma questa è una questione diversa rispetto all'IVA al 22% applicabile alle commissioni per i nostri servizi.

  • Se ricevi i Pagamenti tramite Booking.com con bonifico netto sul conto corrente, e non hai una partita IVA abilitata per le transazioni nell’UE, dall'importo che ti trasferiamo dedurremo la commissione, il costo della transazione e l'IVA (il 22% sulla somma dell'importo della commissione più il costo della transazione). Tutto questo sarà specificato sulla fattura delle commissioni.

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