
Il mio progetto per la sostenibilità: gestire un B&B in un’area protetta
Orcas Island è un posto davvero unico. Qui le risorse sono limitate, e questo mi rende ancora più consapevole della mia impronta di carbonio. La mia struttura si trova proprio accanto al bellissimo Moran State Park, un'area molto ben protetta. Sento di dover fare tutto il possibile in quanto imprenditrice per ridurre il mio impatto sull'ambiente e preservare il delicato ecosistema di questa zona.
Costruire sfruttando le risorse energetiche preesistenti
Ho acquistato l’Otters Pond Bed and Breakfast nel 2019. Ho avuto la fortuna di ereditare un edificio con un’infrastruttura robusta, inclusi numerosi lucernari e impianti solidi. Questo migliora l'efficienza energetica riducendo il fabbisogno di elettricità e calore, e quindi il consumo di energia e i costi.
Anche se l'edificio era in buone condizioni, sapevo di poter apportare migliorie e introdurre pratiche di sostenibilità. Ci siamo rivolti a un'azienda specializzata in sostenibilità per condurre un audit energetico e capire dove ci fossero inefficienze. Ho imparato che persino sostituire le lampadine standard con i LED può contribuire a ridurre le emissioni.
Ho ancora molte opportunità per diminuire ulteriormente le emissioni di energia, compresa l’installazione di pannelli solari, che è il nostro prossimo obiettivo. Ho calcolato che, pur comportando una spesa iniziale non indifferente, i pannelli si ripagherebbero da soli entro quattro anni.
Coltivare in loco per ridurre lo spreco alimentare
Sono una chef di professione e da questo è nato il mio interesse per il settore dell’ospitalità. Prima di diventare host, ho collaborato con ristoranti e aziende che sviluppano prodotti come la Campbell Soup Company. Cucinare è una passione per me, non solo un lavoro.
Nella struttura ho un orto dove coltivo tutto l'anno ingredienti (tra cui verdure, bacche ed erbe aromatiche) che uso per la colazione dei miei ospiti. È un approccio “dalla fattoria alla tavola”, con molti alimenti biologici provenienti direttamente dalla struttura. Tutto quello che non posso coltivare personalmente, lo compro da agricoltori locali. Così facendo supporto le imprese del posto sprecando meno e riducendo l'impronta di carbonio, perché il cibo proviene proprio dall'isola.
Orcas Island ha un clima marittimo e abbastanza umido tutto l'anno, il che può rendere difficile la coltivazione di alcuni prodotti come i pomodori. Non ho mai coltivato per mestiere e tutto quello che so me lo ha insegnato mia madre. Più vado avanti e più lo trovo semplice, perché lavoro volta per volta sulle piantagioni della stagione precedente. Coltivare questo cibo ha contribuito a ridurre significativamente i miei costi alimentari e gli ospiti ricevono prodotti di prima qualità che non potrebbero essere più freschi.
Ho anche alcune galline di razza antica, che oltre a fornire uova fresche e biologiche per il nostro menù, producono il letame che uso per creare il mio compost. Sono cresciuta facendo compostaggio e queste galline sono state una buona occasione per riprendere questa attività. Vanno nel compost anche tutti i rifiuti alimentari generati nella struttura. È un processo a ciclo chiuso.
Proteggere la fauna selvatica locale
L’acqua dell’Otters Pond proviene da una sorgente sotterranea e appartiene allo stesso bacino idrografico dei laghi e degli stagni del Moran State Park. Per la sua posizione, lo stagno attrae oltre 100 uccelli migratori e rapaci più grandi tra cui aquile calve, gufi e falchi. Sono presenti anche trote, lontre, visoni, castori, procioni, tritoni, serpenti e rane. L'ecosistema dello stagno è molto delicato e basta poco per disturbarlo. Mi sento responsabile della tutela del suo equilibrio naturale.
Quando accolgo i miei ospiti e mostro la struttura, condivido informazioni sullo stagno e li metto al corrente dell’etichetta da rispettare. Per esempio è importante non dare da mangiare gli avanzi agli uccelli e alla fauna selvatica. Coinvolgo i miei ospiti anche nel riciclaggio e nel compostaggio. In genere le persone scelgono questa meta per riconnettersi con la natura e allontanarsi dalla città, quindi sono già abbastanza consapevoli dell’impatto delle loro azioni.
Per l’orto non uso prodotti chimici aggressivi come i pesticidi, che comprometterebbero la fauna e la flora naturali dello stagno o del terreno circostante. Queste sostanze chimiche hanno un impatto negativo diretto sulla terra e sono dannose anche per gli impollinatori e la fauna selvatica.
La soddisfazione degli ospiti come fonte di motivazione
Quando sono arrivata per la prima volta a Otters Pond, ho pensato che mi sarei concessa il lusso di aspettare che le cose si rompessero prima di sostituirle. Ora invece sono motivata a ristrutturare l'edificio il prima possibile, perché so che i miglioramenti non solo possono ridurre l'impronta di carbonio e i costi operativi, ma rendono più felici le persone che accolgo.
Gli ospiti notano le misure sostenibili che metto in atto (inclusa la riduzione della plastica monouso) e lasciano sempre un feedback molto positivo. Soggiornando in un'attività sostenibile, sentono di contribuire nel loro piccolo a un progetto più grande. Questo mi stimola a trovare sempre nuovi modi per lavorare in modo sostenibile.
- Collaborare con aziende locali specializzate in sostenibilità può aiutarti a identificare le aree in cui intervenire
- La coltivazione di prodotti biologici nella tua struttura, come verdure, frutta ed erbe aromatiche, può ridurre i costi alimentari
- Proteggere la flora e la fauna locali ed educare gli ospiti al rispetto della zona contribuisce a operare in modo sostenibile