
5 azioni che possono rendere la tua struttura più inclusiva per i viaggiatori LGBTQ+
Trattare tutti allo stesso modo non significa trattare tutti in modo equo. Questa è una delle lezioni importanti del nostro programma Travel Proud. Se vuoi che i viaggiatori LGBTQ+ si sentano veramente a proprio agio nella tua struttura, puoi intraprendere una serie di azioni per dimostrare di conoscere le sfide ulteriori che devono affrontare e di poter soddisfare le loro esigenze specifiche.
1. Rivedi l'esperienza completa degli ospiti
Rifletti su tutte le interazioni che gli ospiti LGBTQ+ potrebbero avere dal momento in cui leggono il tuo annuncio online fino a quando lasciano la tua struttura. Mettiti nei loro panni e rivedi l'intera esperienza. Pensa ai tuoi materiali di marketing. Vengono usate parole con un genere neutro come "famiglie", "genitori" e "bambini", invece di "mamme", "papà", "figli" e "figlie"? Le coppie dello stesso sesso si sentiranno rappresentate nelle foto?
Pensa anche al momento del check-in. Il tuo staff sa dell’esistenza dell’identità non binaria? Comprende l'importanza di indicare quali pronomi usare? Dovresti considerare ogni momento della loro esperienza. Per sicurezza, puoi chiedere un feedback proprio alle persone LGBTQ+.
2. Prendi decisioni più consapevoli durante le interazioni con gli ospiti
Per combattere i pregiudizi impliciti radicati nella nostra mente, fai attenzione quando sorgono determinati pensieri e fermati un attimo. Rifletti prima di agire. Quando lo fai, attiva l’empatia, la curiosità e la comprensione. In fin dei conti, siamo tutti umani e possiamo sbagliare. In caso di equivoci, scusati e vai avanti. Dimostra di essere dalla loro parte, e vedrai che i tuoi ospiti LGBTQ+ ti aiuteranno a fare meglio la prossima volta.
3. Cura anche i minimi dettagli
Coccolare gli ospiti con dettagli come champagne in omaggio e accappatoi eleganti può farli sentire speciali. Ma se, per esempio, fai trovare messaggi di benvenuto con scritto “Signore e signora” o tessuti con ricamati “Per lui” e Per lei”, potresti ottenere l'effetto opposto. È importante curare ogni singolo particolare. Anche il più piccolo dettaglio di solidarietà può fare la differenza, come per esempio aggiungere i pronomi sulla tessera identificativa dello staff, eliminare la distinzione tra bagno degli uomini e bagno delle donne, e pubblicizzare gli eventi LGBTQ+ tutto l'anno, non solo durante il mese del Pride.
Queste azioni inclusive sono utili anche per le persone che non appartengono alla comunità LGBTQ+. Per esempio, i bagni “inclusivi” semplificano la vita a padri con figlie, madri con figli e accompagnatori che forniscono assistenza a persone con bisogni speciali. Dal punto di vista sociale, far abituare sempre più persone a queste pratiche contribuirà a creare un mondo più accogliente e inclusivo.
4. Diventa una fonte di conoscenza LGBTQ+
Il settore dell'ospitalità si è occupato per anni degli interessi degli ospiti eterosessuali cisgender. Quando parliamo di trattare tutti allo stesso modo, chi lavora in questo campo potrebbe avere bisogno di ampliare le informazioni a propria disposizione e conoscere più nel dettaglio la comunità LGBTQ+ locale, per accoglierla al meglio. La nostra ricerca ha rivelato che il 37% dei viaggiatori LGBTQ+ vorrebbe ricevere consigli più personalizzati in base alle proprie preferenze e ai propri interessi, mentre il 31% gradirebbe più informazioni sullo status LGBTQ+ delle varie destinazioni, incluse le leggi locali, la sensibilità religiosa, i requisiti di abbigliamento e le statistiche sui crimini di odio.
Sono disponibili numerose risorse per ampliare la tua esperienza in questo settore. IGLTA offre guide di viaggio di vario tipo, e parlare con la comunità LGBTQ+ locale rivelerà molti punti di interesse attuali. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, il mercato dei viaggi LGBTQ+ continua a crescere, e si prevede che includerà 180 milioni di viaggiatori entro il 2030, quindi questa ricerca ti tornerà sicuramente utile.
5. Prepara il tuo staff e metti in risalto i tuoi sforzi
Se nella tua struttura ancora non è presente una politica di inclusività, ti consigliamo di crearla. Ti aiuterebbe a delineare le aspettative nei confronti dello staff e degli ospiti, fornendo loro una serie di regole da seguire. Questa politica dovrebbe anche specificare chiaramente le conseguenze di eventuali atti discriminatori basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Una volta creata, dovrai condividerla e assicurarti che tutti la comprendano.
Un passaggio fondamentale è rappresentato anche dalla formazione dello staff. Coinvolgi chi collabora con te fornendo tutti gli strumenti necessari, affinché possano riferirti di eventuali comportamenti discriminatori a cui assistono. Noi di Booking.com offriamo gratuitamente un training sulla Proud Hospitality, che può aiutare te e il tuo staff a interagire meglio con i viaggiatori LGBTQ+ e a comprenderne le esigenze.
Rendere i viaggiatori LGBTQ+ consapevoli delle iniziative che stai adottando, per far sentire tutti gli ospiti ben accolti e a proprio agio, non serve solo a renderli più sereni. Crea anche un precedente, perché è probabile che anche altri seguiranno il tuo esempio. Se cerchiamo di capire tutti insieme come essere più inclusivi per i viaggiatori LGBTQ+, possiamo davvero apportare un cambiamento positivo e incisivo.
- Per trattare gli ospiti LGBTQ+ come tratti gli altri clienti, probabilmente dovrai conoscere meglio le loro esigenze specifiche. Il nostro corso Travel Proud ti fornirà queste importanti informazioni.
- Controllare tutte le fasi del viaggio dei tuoi clienti, dall'arrivo alla partenza, ti aiuterà a identificare i punti in cui potresti offrire un’esperienza più inclusiva.
- Quando avrai cominciato il tuo viaggio verso l'ospitalità inclusiva, condividi le tue iniziative. Fai sapere ai viaggiatori LGBTQ+ che possono contare su di te, e diventa una struttura Proud Certified.