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Una nuova ricerca rivela quali sono i mercati dell’Asia Pacifica che guardano con più ottimismo alla ripresa dei viaggi

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L’Indice di Fiducia nei Viaggi di Booking.com rivela che, sebbene ci sia un forte desiderio represso di viaggiare, la propensione ad avventurarsi oltre confine cambia a seconda dei vari Paesi dell’Asia e dell’Oceania

Mentre Asia e Oceania si apprestano a uscire da un lungo periodo di lockdown e rigorose chiusure dei confini, nelle varie zone dell’Asia Pacifica la propensione ai viaggi assume sfumature diverse. 

Per offrire una panoramica del livello di fiducia delle persone riguardo alla possibilità di tornare a viaggiare all’estero, nonché sulla possibilità di tornare ad accogliere turisti nel proprio Paese, Booking.com ha lanciato per la prima volta l’Indice di Fiducia nei Viaggi dell’APAC. 

L’Indice di Fiducia nei Viaggi analizza la propensione, le motivazioni e le preoccupazioni degli utenti dell’Asia Pacifica e le differenze che emergono da una zona all’altra. Abbinata a dati e approfondimenti interni, la ricerca commissionata ha visto intervistati 11.000 viaggiatori da 11 Paesi e territori in Asia e Oceania, nei mesi di aprile e maggio 2022.

Traveller Confidence Index

 

Tra gli 11 mercati presi in esame, è emerso che l’India è il Paese più fiducioso (con l’86% dei viaggiatori indiani intenzionati a partire nei prossimi 12 mesi), subito seguito da Vietnam e Cina. Invece in Asia settentrionale, e nello specifico in Corea, a Taiwan e in Giappone, il livello di fiducia è generalmente più basso, anche se la voglia di viaggiare rimane alta (sopra il 60%). 

Secondo la ricerca, i partecipanti al sondaggio da India, Vietnam e Cina sono più disposti a tollerare o a ignorare i principali impedimenti (inclusi i costi e le limitazioni) pur di partire. Al contrario, la maggior parte degli intervistati giapponesi (75%) ha espresso incertezza riguardo alla riapertura dei confini, e anche sulla disponibilità a poter accogliere in sicurezza il flusso di viaggiatori internazionali nel proprio Paese (82%). 

“È stata una grande emozione assistere alla ripresa dei viaggi nell’Asia Pacifica, con il graduale allentamento delle restrizioni alle frontiere”, afferma Laura Houldsworth, Managing Director dell’Asia Pacifica a Booking.com. “Questo ha restituito fiducia non solo al consumatori, ma a tutto il settore. Il nostro Indice di Fiducia nei Viaggi mostra come, sebbene l’intenzione a viaggiare rimanga forte, la propensione a intraprendere un viaggio cambia da Paese a Paese, per una serie di motivi. È un’indicazione promettente delle opportunità che ci sono per tutto il settore di adattarsi e collaborare adesso per rafforzare la sicurezza dei viaggiatori, in modo da poter rendere davvero più semplice la ripresa dei viaggi e la scoperta sostenibile del mondo. 

Principali motivazioni di viaggio

In generale, il desiderio di viaggiare rimane forte in Asia Pacifica, col presupposto che sia facile organizzare e prenotare i propri viaggi. Entrambi questi fattori infatti sono determinanti per tutti i mercati, anche con la graduale riduzione delle restrizioni.

La voglia di “andare altrove” (46%) è tra i motivi principali per mettersi in viaggio in APAC, dopo due anni di lockdown e con il panorama dei viaggi in rapida evoluzione. Subito dopo segue “fuggire per ricaricarsi mentalmente”, per il 36% dei partecipanti al sondaggio. Per la Thailandia, questo tipo di viaggi è la motivazione principale per ben il 76% degli intervistati, una percentuale decisamente più alta rispetto agli altri mercati. 

Principali ostacoli ai viaggi

È chiaro che l’incertezza dovuta alla situazione in costante evoluzione sul COVID-19 continui ad affliggere i viaggiatori. Alla domanda su quali siano le principali preoccupazioni che li porterebbero a non prenotare, i “costi del viaggio” sono al primo posto per il 38% dei partecipanti al sondaggio. A seguire, il “timore di essere sottoposti a quarantena” (37%) e la “possibilità di rimanere bloccati in un posto a causa dei frequenti cambiamenti delle normative sulle frontiere” (37%). 

Traveller Confidence Index - APAC

 

Le preoccupazioni variano molto in base al Paese. In Cina, a Singapore e a Hong Kong il maggior timore è di poter rimanere bloccati all’estero per via delle nuove normative sulle frontiere (rispettivamente per il 61%, 53% e 55%), mentre in Giappone il 47% degli intervistati ha paura di ammalarsi in viaggio.

Quando ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto se ora fossero disposti ad accettare eventuali ostacoli come parte del viaggio, quasi la metà dei giapponesi (47%) e coreani (32%) hanno risposto di no, gli unici due mercati a pensarla così.

 

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Punti principali
  • Booking.com ha lanciato per la prima volta l’Indice di Fiducia nei Viaggi dell’APAC, per capire quali sono le propensioni, le motivazioni e le preoccupazioni degli utenti nell’Asia Pacifica
  • L’India è il Paese più fiducioso, con l’86% dei viaggiatori indiani intenzionati a partire nei prossimi 12 mesi
  • In Asia settentrionale, e nello specifico in Corea, a Taiwan e in Giappone, il livello di fiducia è generalmente più basso
  • La ricerca commissionata ha visto intervistati 11.000 viaggiatori da 11 Paesi e territori in Asia e Oceania, nei mesi di aprile e maggio 2022