Ciao Sergei, mi permetto di dissentire su quanto da te affermato nel paragrafo 'cosa sta succedendo'. In realtà l'attuale normativa italiana, nel recepire quella europea, stabilisce che nel caso di servizio intracomunitario svolto da prestatore dotato di partita iva nei confronti di un soggetto passivo non titolare di partita iva, l'iva è addebitata dal prestatore. Se invece il servizio è svolto nei confronti di un soggetto passivo comunitario dotato di partita iva, tutti gli obblighi sono assolti dal committente che ha ricevuto il servizio, con il meccanismo del reverse charge.
Per cui fa bene booking ha emettere fattura ai partner senza iva quando questi sono titolari di partita iva, mentre ha sempre sbagliato ad emettere fattura senza iva nei confronti dei partner che non sono professionisti.
Tant'è che l'anno passato ci è stato chiesto di dichiarare se siamo partner privati o professionisti. Adesso booking sta cercando di mettersi al riparo chiedendo la partita iva, pur sapendo molto bene di avere molti partner privati.
A mio avviso booking deve fare una scelta: non lavorare più con partner privati oppure adeguare i propri sistemi informatici per differenziare la fatturazione.
Ma ovviamente si sa, entrambe le soluzioni, sono per booking un grosso problema. Meglio rigirare la frittata e chiudere gli occhi....
hai provato ad inserirla con "IT" davanti ? Esempio: IT01713960974
Ciao Sergei, mi permetto di dissentire su quanto da te affermato nel paragrafo 'cosa sta succedendo'. In realtà l'attuale normativa italiana, nel recepire quella europea, stabilisce che nel caso di servizio intracomunitario svolto da prestatore dotato di partita iva nei confronti di un soggetto passivo non titolare di partita iva, l'iva è addebitata dal prestatore. Se invece il servizio è svolto nei confronti di un soggetto passivo comunitario dotato di partita iva, tutti gli obblighi sono assolti dal committente che ha ricevuto il servizio, con il meccanismo del reverse charge.
Per cui fa bene booking ha emettere fattura ai partner senza iva quando questi sono titolari di partita iva, mentre ha sempre sbagliato ad emettere fattura senza iva nei confronti dei partner che non sono professionisti.
Tant'è che l'anno passato ci è stato chiesto di dichiarare se siamo partner privati o professionisti. Adesso booking sta cercando di mettersi al riparo chiedendo la partita iva, pur sapendo molto bene di avere molti partner privati.
A mio avviso booking deve fare una scelta: non lavorare più con partner privati oppure adeguare i propri sistemi informatici per differenziare la fatturazione.
Ma ovviamente si sa, entrambe le soluzioni, sono per booking un grosso problema. Meglio rigirare la frittata e chiudere gli occhi....